Rischio di mortalità associata all'uso della Digossina nei pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare


Una nuova analisi dello studio ROCKET AF ha mostrato che la Digossina potrebbe aumentare di circa il 20% il rischio di mortalità nei pazienti affetti da fibrillazione atriale.

Questi risultati mettono in discussione l'impiego diffuso della Digossina nei pazienti con fibrillazione atriale.

Da decenni la Digossina viene ampiamente impiegata come farmaco sia per il deficit di pompa sia per controllare la frequenza ventricolare in corso di fibrillazione atriale.
Tuttavia il suo uso è controverso a causa del suo basso indice terapeutico e della possibilità di contribuire allo sviluppo di tachiaritmie ventricolari potenzialmente letali e di gravi bradiaritmie.

E' stata condotta un’analisi retrospettiva dello studio ROCKET AF per determinare gli effetti della Digossina sul rischio di mortalità nei pazienti con fibrillazione atriale.

Lo studio ROCKET AF aveva randomizzato 14.171 pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare, con rischio aumentatao di ictus.
Lo studio era stato condotto in 1.178 centri in 45 Paesi.
I pazienti erano stati randomizzati a ricevere Rivaroxaban o Warfarin come terapia anticoagulante e lo studio aveva dimostrato la non-inferiorità del primo anticoagulante rispetto al secondo nella prevenzione dell'ictus o dell’embolia sistemica.

Nella nuova analisi, è stato analizzato il rischio di mortalità per tutte le cause o per cause cardiovascolari in 5.239 pazienti che erano stati trattati con Digossina all’inizio dello studio, rispetto a 8.932 pazienti che non avevano ricevuto il farmaco.

E' stato osservato che l’uso della Digossina era associato a un aumento del 22% del rischio di morte per qualsiasi causa e a un aumento del 22% del rischio di mortalità per cause cardiovascolari.

L'analisi ha mostrato che l'uso della Digossina nei pazienti con fibrillazione atriale potrebbe potenzialmente essere dannosa.
I medici dovrebbero procedere con cautela quando si usa questo farmaco per i pazienti con fibrillazioen atriale.

I risultati di questo studio dovrebbero essere confermati in uno studio prospettico randomizzato. ( Xagena_2014 )

Fonte: European Society of Cardiology ( ESC ) Meeting, 2014

Xagena_Medicina_2014